Il nuovo film di Ciaren Foy, “Citadel”, è ora nei cinema americani. Il regista, nel corso di un’intervista, ha voluto raccontare del perché di questo film spiegando di aver vissuto, da ragazzo, un grosso trauma: “Quando avevo diciotto anni – ha spiegato – sono stato vittima di un’aggressione. Mi trovavo a Dublino e dopo essere uscito dal cinema, con un mio amico, proseguii per la strada di casa da solo. Qui incontrati un gruppo di ragazzi che mi hanno brutalmente picchiato con un martello e minacciato con una siringa sporca. Non so bene il motivo di quell’aggressione, sembra strano ma se conosci la motivazione puoi anche cercare di capire. Ma la cosa spaventosa è che tutto quello che stava accadendo in quel momento non aveva senso perché non avevo fatto nulla. Ciò ha cambiato la mia vita ed ho sofferto pesantemente di agorafobia”.
La pellicola “Citadel” sembra essere uno spaccato della vita di Foy considerando che tratta la storia di un ragazzo con un figlio che dovrà accudire da solo dopo la morte della moglie, avvenuta per mano di alcuni teppisti di strada. Il protagonista, però, che dovrà difendere la sua casa dall’attacco di queste bande criminali soffre di agorafobia.